La sicurezza sul lavoro diventa parte integrante del percorso scolastico dei ragazzi grazie alla Legge 17 febbraio 2025, n. 21, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 4 marzo 2025. Questa modifica (alla legge 20 agosto 2019, n. 92), introduce l’insegnamento delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’educazione civica nelle scuole italiane.
L’obiettivo principale della normativa è sensibilizzare gli studenti sui loro futuri diritti e doveri nel mondo del lavoro, fornendo una formazione di base sulla sicurezza e sulla prevenzione dei rischi professionali. Questo rappresenta un passo significativo nella costruzione di una cultura della sicurezza, da trasmettere sin dalla giovane età.
Non si tratterà solo di un insegnamento teorico: la legge prevede anche il coinvolgimento di testimonianze dirette di chi ha vissuto incidenti sul lavoro, per rendere più concreto e impattante l’apprendimento. Attraverso il racconto di esperienze reali, gli studenti potranno comprendere meglio le conseguenze della mancata sicurezza e l’importanza della prevenzione.
L’integrazione della sicurezza sul lavoro all’interno dell’educazione civica arricchisce le linee guida didattiche già previste dal Decreto Ministeriale n. 182/2024: agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, educazione alla cittadinanza digitale, educazione finanziaria e assicurativa, valorizzazione del patrimonio culturale e diversi altri temi.
L’introduzione di questa disciplina nelle scuole ha un valore strategico. Secondo gli ultimi dati INAIL, in Italia gli infortuni sul lavoro rimangono un problema significativo, con migliaia di incidenti ogni anno, alcuni dei quali con esiti gravi o mortali. Spesso, la scarsa consapevolezza dei rischi è uno dei principali fattori che contribuiscono agli incidenti, soprattutto tra i giovani lavoratori.
Educare fin dalla scuola su questi temi significa investire nella prevenzione a lungo termine, formando futuri lavoratori e datori di lavoro più consapevoli.
La sicurezza non riguarda solo il contesto lavorativo, ma rappresenta un valore trasversale che può avere un impatto anche nella vita quotidiana, migliorando il senso di responsabilità individuale e collettiva.
Con l’approvazione della Legge 21/2025, la scuola diventa un punto di riferimento fondamentale per la formazione di cittadini attenti alla prevenzione dei rischi, contribuendo a costruire una società più sicura e consapevole.